
La Commissione per le petizioni del Parlamento Europeo l’ha dichiarata ricevibile, ora la Commissione europea farà un’indagine preliminare.
La commissione per le petizioni del parlamento europeo ha esaminato la petizione inviata da Mattia Cusani di Canapa Sativa Italia e sottoscritta da altre rappresentanze di settore (tra le quali Confagricoltura, Cia, Copagri, CNA Agroalimentare, Unci, Liberi Agricoltori, Altragricoltura, Associazione Florovivaisti Italiani Federcanapa, Sardinia Cannabis, Assocanapa, Resilienza Italia Onlus, Canapa delle Marche, Eiha e UPCBD) dichiarandola ricevibile.
L’indagine si concentrerà sul tristemente famoso articolo 18 contenuto all’interno del DDL sicurezza, peraltro fermo al Senato della Repubblica, e vedrà interessate le commissioni per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare, la commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale del Parlamento europeo.
LA NUOVA SENTENZA DELLA CORTE EUROPEA
La cosa importante è che il presidente ricorda la sentenza della Corte di Giustizia europea nella causa C-793/22 del 4 ottobre 2024, in cui «La Corte ha stabilito che gli Stati membri non possono imporre restrizioni alla coltivazione della canapa industriale, compresa la coltivazione indoor e la coltivazione esclusivamente per la produzione di infiorescenze, a meno che tali restrizioni non siano suffragate da prove scientifiche concrete relative alla tutela della salute pubblica».
“Le prove scientifiche, concrete, relative alla tutela della salute pubblica NON esistono in quanto la Canapa Industriale, ricca di CBD, è un prodotto NON psicotropo.
LE RAGIONI DELLA PETIZIONE
Secondo la petizione la normativa del Ddl Sicurezza e del decreto sul CBD violerebbe i principi fondamentali del diritto dell’Unione europea, in particolare gli artt. 34 e 36 del TFUE, e rischierebbe di compromettere il mercato unico europeo, danneggiare la competitività del settore della canapa industriale, l’occupazione e gli obiettivi ambientali. Le principali misure contestate includono l’art. 18 del DDL Sicurezza (C.1660 ora S.1236), che introduce restrizioni alla coltivazione e commercializzazione della canapa limitandola esclusivamente a fini industriali, escludendo l’uso delle infiorescenze per scopi diversi da quelli espressamente autorizzati.
Qualsiasi azienda di settore può, a questo punto, iscriversi al portale PETI del Parlamento europeo, e firmare per sostenere la petizione, cliccando QUI.